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DA GAZZETTA DELLO SPORTO
Udinese, prima volta da favola
I friulani si impongono a Lisbona grazie a una rete di Iaquinta su rigore. Inutile l'assedio dello Sporting: ipotecata la qualificazione alla fase a gironi di Champions
Vincenzo Iaquinta realizza l'1-0 su rigore. Reuters
LISBONA (Por), 10 agosto 2005 - L'emozione della prima volta è tutta nel volto di Serse Cosmi esausto, ma felice a fine gara. Il tecnico dell'Udinese ha tutti i motivi per sorridere ebbro di gioia: la sua creatura al debutto in Champions League vince su un campo difficile come l'Alvalade di Lisbona contro un avversario, lo Sporting, capace lo scorso anno di conquistare la finale di coppa Uefa. Basta eliminazioni precoci in Europa: dopo i passi falsi delle scorse stagioni con Austria Salisburgo e Panionios l'Udinese mette una seria ipoteca sul passaggio del 3° turno preliminare della coppa con le grandi orecchie.
Lo fa con una prestazione tosta, da provinciale del vecchio continente, da debuttante che al grande ballo si rifiuta di fare brutta figura. I ragazzi di Cosmi hanno fame di successi e di vetrina: sono giovani e talentuosi; il futuro è nelle loro mani, pardon nei loro piedi. Contro lo Sporting soffrono, si difendono con ordine e spirito di sacrificio davanti ad un sempre attento De Sanctis, un valore aggiunto. Pungono raramente in attacco, ma quando lo fanno, fanno male, grazie alle accellerazioni di Barreto e Di Natale ed alla potenza in progressione di Iaquinta.
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